Favel antica taverna

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- si utilizzano doghe a spacco , più costose poiché comporta un grosso spreco di materiale ma migliori perché meno porose. Fondamentale è la stagionatura che va dai 18 mesi, per le doghe più - - sione di numerosi costituenti da parte del legno al vino e alla lenta e graduale microssigenazione dei costituenti del vino possibile grazie alla porosità naturale del legno. Tra contenitore e contenuto quindi si instaurano svariate interazioni che determinano cambiamenti sostan- ziali su entrambi. - Fra queste va ricordata la vanillina , responsabile del più tipico aroma presente nei vini maturati in legno: la vaniglia. Inoltre vengono cedute altre sostanze aromatiche, in base al tipo di legno e al tipo di lavorazio- ANTICA TAVERNA Durante questo processo il legno cede inoltre anche componenti po- vino sono più chiaramente visibili nei vini bianchi in cui si accentuano - si utilizzano doghe a spacco , più costose poiché comporta un grosso spreco di materiale ma migliori perché meno porose. Fondamentale è la stagionatura che va dai 18 mesi, per le doghe più - - sione di numerosi costituenti da parte del legno al vino e alla lenta e graduale microssigenazione dei costituenti del vino possibile grazie alla porosità naturale del legno. Tra contenitore e contenuto quindi si instaurano svariate interazioni che determinano cambiamenti sostan- ziali su entrambi. Il taglio delle doghe, cioè gli assi di legno che costi- - barriques (225-350 lt) si utilizzano doghe a spacco.

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si utilizzano doghe a spacco , più costose poiché comporta un grosso spreco di materiale ma migliori perché meno porose.Fondamentale è la stagionatura che va dai 18 mesi, per le doghe più

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-sione di numerosi costituenti da parte del legno al vino e alla lenta e graduale microssigenazione dei costituenti del vino possibile grazie alla porosità naturale del legno. Tra contenitore e contenuto quindi si instaurano svariate interazioni che determinano cambiamenti sostan-ziali su entrambi.

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Fra queste va ricordata la vanillina , responsabile del più tipico aroma presente nei vini maturati in legno: la vaniglia. Inoltre vengono cedute altre sostanze aromatiche, in base al tipo di legno e al tipo di lavorazio-

ANTICA TAVERNA

Durante questo processo il legno cede inoltre anche componenti po-

vino sono più chiaramente visibili nei vini bianchi in cui si accentuano

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si utilizzano doghe a spacco , più costose poiché comporta un grosso spreco di materiale ma migliori perché meno porose.Fondamentale è la stagionatura che va dai 18 mesi, per le doghe più

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-sione di numerosi costituenti da parte del legno al vino e alla lenta e graduale microssigenazione dei costituenti del vino possibile grazie alla porosità naturale del legno. Tra contenitore e contenuto quindi si instaurano svariate interazioni che determinano cambiamenti sostan-ziali su entrambi. Il taglio delle doghe, cioè gli assi di legno che costi-

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barriques (225-350 lt) si utilizzano doghe a spacco.

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Bacco

5007/6S6x75W E27D 67cm H 150cm

5007/SM6x75W E27D 52cm H 150cm

5007/6S

5007/6M

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5007/PL76x60W E14D 57cm H 49cm

5007/PL7

5007/PL7

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5020/1A1x60W E14D 17cm Sp 23cm

5020/2A2x60W E14D 38cm Sp 23cm

Dalle testimonianze a noi note risulta che nell’antichità il vino veniva fatt o in vasche di pietra e in grandi vasi di terracott a, ma questo creava problemi durante il trasporto poiché le strade erano sconnesse e tali recipienti troppo pesanti. Nacque allora l’esigenza di costruire un recipiente da trasporto, di piccole e medie dimensioni come la bott e appunto, che fosse più agevole da trasportare e meno pesante durante i lunghi viaggi. Si pensa addiritt ura che le origini della bott e siano molto antiche, infatt i in un dipinto risalente al 2700 a .C., rinvenuto in una tomba egizia, vi era raffi gurato già il mestiere del bott aio.Il grande sviluppo e la diff usione della bott e si ebbe grazie ai Celti, popolazione diff usa nell’Europa centroccidentale nel corso del I millennio a.C. che disponevano di grandi foreste ed erano abili maestri d’ascia. Inizialmente le bott i erano ott enute semplicemente scavando internamente pezzi di tronco, successivamente apparvero le doghe che venivano tenute insieme da cerchi di legno. Le prime bott i così costruite avevano forma tronco-conica e quindi non erano agevoli per i trasporti, nacque allora l’idea di realizzarle nella forma “panciuta” che siamo abituati a vedere ancora oggi. Il taglio delle doghe, cioè gli assi di legno che costituiscono la bott e, è la prima operazione che si eff ett ua per la creazione di una bott e; le bott i a fondo rotondo sono le più comuni perché semplici da costruire e agevoli negli spostamenti, ma esistono anche bott i a fondo ovale , più costose per la diffi cile realizzazione. Per le bott i grandi (7-10 hl) si utilizzano doghe segate , per le bott i più piccole o barriques (225-350 lt) si utilizzano doghe a spacco , più costose poiché comporta un grosso spreco di materiale ma migliori perché meno porose.Fondamentale è la stagionatura che va dai 18 mesi, per le doghe più sott ili, a 4-5 anni per quelle più spesse. Il legno poco stagionato dà ai vini un’impronta amara e astringente. Prima dell’assemblaggio le doghe vengono selezionate, scartando il materiale difett oso o tagliato in modo non preciso perché è fondamentale la perfett a aderenza tra doga e doga. Le doghe vengono sott oposte a curvatura che può essere eff ett uata con tratt amento a vapore. L’importanza della conservazio-ne del vino nel legno è legata alla cessione di numerosi costituenti.

Un tempo in autunno si faceva il vino nelle bott i di legno di rovere fuori nei giardini delle grandi ville coloniche

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5007/98x60W E14 +1E27D 87cm H 150cm

5007/9

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5007/1SP

5008/1SM

5007/1SP

5007/1SP1x60W E27D 18cm H 120 cm

5007/1SM1x75W E27D 23cm H 130 cm

5008/1SP1x75W E27D 25cm H 120cm

5008/1SM1x75W E27D 29cm H 120cm

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In Francia e in Germania sopratt utt o (ma la pratica si sta diff ondendo anche in Italia) vengono utilizzate le barriques per la fermentazione dei vini bianchi allo scopo di ott enere un fi ne gusto boisè equilibrato perché non tannico. Sempre la barrique viene utilizzata per il classico passaggio, della durata di qualche mese, che vini sia bianchi che rossi non da invec-chiamento subiscono per ambire ai massimi livelli qualitativi.Le bott i di grande capacità vengono invece normalmente utilizzate per l’invecchiamento dei grandi vini rossi . È infatt i con i lenti fenomeni di microssigenazione che i tannini di questi vini possono evolversi smorzan-do la giovanile spigolosità per raggiungere caratt eristiche fi nali di ricchez-za aromatica e armonia. Anche i vini liquorosi e i passiti vengono conser-vati in bott i di legno per benefi ciare dell’importante funzione di cessione controllata di ossigeno. Oltre al vino, un’ampia gamma di bevande viene invecchiata in bott i di legno come i distillati ( grappa, cognac, whisky, etc…) dove gli apporti del legno sono indispensabili sia per il colore che per i sapori conferiti, e gli aceti, sia comuni che balsamici; questi ultimi sopratt utt o prevedono l’invecchiamento in bott e per 12 anni.All’esterno della bott e l’acqua evapora in funzione dell’umidità presente nel locale di conservazione delle bott i.Il taglio delle doghe, cioè gli assi di legno che costituiscono la bott e, è la prima operazione che si eff ett ua per la creazione di una bott e; le bott i a fondo rotondo sono le più comuni perché semplici da costruire e agevoli negli spostamenti, ma esistono anche bott i a fondo ovale , più costose per la diffi cile realizzazione. Per le bott i grandi (7-10 hl) si utilizzano doghe segate , per le bott i più piccole o barriques (225-350 lt) si utilizzano doghe a spacco , più costose poiché comporta un grosso spreco di materiale ma migliori perché meno porose.Fondamentale è la stagionatura che va dai 18 mesi, per le doghe più sott ili, a 4-5 anni per quelle più spesse. Il legno poco stagionato dà ai vini un’impronta amara e astringente. Prima dell’assemblaggio le doghe vengono selezionate, scartando il materiale difett oso o tagliato in modo non preciso perché è fondamentale la perfett a aderenza tra doga e doga. Le doghe vengono sott oposte a curvatura che può essere eff ett uata con tratt amento a vapore. L’importanza della conservazio-ne del vino nel legno è legata alla cessione di numerosi costituenti da parte del legno al vino e alla lenta e graduale microssigenazione.

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5007/2AG2x60W E14H 23cm Sp 22cm

5007/2A2x60W E14H 21cm Sp 20cm

5007/LT1x75W E27D 35cm H 51cm

5007/LT

5007/2A

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5007/76x60W E14 + 1x40W E14D 75cm H 130cm

4994/6S

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5006/1212x60W E14D 90cm H 150cm

5006/99x60W E14D 60cm H 150cm

Casale

5006/12

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4994/6S6x60W E27D 70cm H 130cm

5020/6S6x60W E27D 60cm H 130cm

5020/3S1x60W E27D 20cm H 130cm

5020/1A1x60W E14D 17cm Sp 23cm

5020/2A2x60W E14D 38cm Sp 23cm

5020/1S3x60W E27D 20cm H 130cm

In condizioni di umidità relativamente bassa, l’acqua evapora più rapida-mente dell’alcol con il risultato di una concentrazione dei componenti del vino e il grado alcolico aumenta leggermente, più o meno di pochi decimi di grado. Le cose cambiano nel caso in cui le bott i siano conserva-te in locali con umidità relativamente alta. In questo caso l’evaporazione dell’alcol è in relazione alla quantità di acqua evaporata, pertanto si po-trebbe verifi care anche un lieve abbassamento del grado alcolico.L’evaporazione dell’acqua e dell’alcol è inoltre condizionata dallo spes-sore delle doghe, dalle variazioni di temperatura e dalle correnti d’aria circolanti nella cantina. L’evaporazione dell’acqua e dell’alcol favorisce la concentrazione del vino, tutt avia provoca anche la diminuzione del livel-lo all’interno della bott e lasciando un “pericoloso” spazio vuoto che sarà occupato dall’aria, quindi ossigeno. Per questa ragione le bott i vengono colmate frequentemente con lo stesso vino in modo da mantenerle sem-pre piene e prive di aria che provocherebbe un’evidente e dannosa ossi-dazione del vino. Nonostante si provveda alla colmatura periodica con lo scopo di eliminare aria, l’ossigeno riesce comunque ad entrare nella bott e att raverso i pori del legno. Questa piccola quantità di ossigeno è in realtà molto positiva ai fi ni della maturazione e dello sviluppo del vino e rappre-senta uno dei motivi responsabili dell’evoluzione che il vino subisce nel tempo. L’ossigeno favorisce la combinazione dei vari elementi che costi-tuiscono il vino conferendo un caratt ere più rotondo e morbido. Le cose cambiano nel caso in cui le bott i siano conservate in locali con umidità relativamente alta. In questo caso l’evaporazione dell’alcol è in relazione alla quantità di acqua evaporata, pertanto si potrebbe verifi care anche un lieve abbassamento del grado alcolico. Il taglio delle doghe, cioè gli assi di legno che costituiscono la bott e, è la prima operazione che si eff et-tua per la creazione di una bott e; le bott i a fondo rotondo sono le più comuni perché semplici da costruire e agevoli negli spostamenti, ma esistono anche bott i a fondo ovale , più costose per la diffi cile realiz-zazione. Per le bott i grandi (7-10 hl) si utilizzano doghe segate , per le bott i più piccole o barriques (225-350 lt) si utilizzano doghe a spacco , più costose poiché comporta un grosso spreco di materiale ma mi-

gliori perché meno porose. Fondamentale è la stagionatura che va dai 18 mesi, per le doghe più sott ili, a 4-5 anni per quelle più spesse. Il legno poco stagionato dà ai vini un’impronta amara e astringente.Prima dell’assemblaggio le doghe vengono selezionate, scartando il materiale difett oso o tagliato in modo non preciso perché è fonda-mentale la perfett a aderenza tra doga e doga. Le doghe vengono sot-toposte a curvatura che può essere eff ett uata con tratt amento a vapo-re. L’importanza della conservazione del vino nel legno è legata alla cessione di numerosi costituenti da parte del legno al vino e alla lenta e graduale microssigenazione dei costituenti del vino possibile grazie alla porosità naturale del legno. Tra contenitore e contenuto quindi si instaurano svariate interazioni che determinano cambiamenti sostan-ziali su entrambi.

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5009/66x60W E1470x60cm H 120cm

5009/3A3x60W E14L 42cm Sp 17cm H 32cm

5009/88x60W E1490x60cm H 120cm

Trave

5009/3A

5009/8

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4994/6S6x60W E27D 70cm H 130cm

5020/6S6x60W E27D 60cm H 130cm

5020/3S1x60W E27D 20cm H 130cm

5020/1A1x60W E14D 17cm Sp 23cm

5020/2A2x60W E14D 38cm Sp 23cm

5020/1S3x60W E27D 20cm H 130cm

In condizioni di umidità relativamente bassa, l’acqua evapora più rapida-mente dell’alcol con il risultato di una concentrazione dei componenti del vino e il grado alcolico aumenta leggermente, più o meno di pochi decimi di grado. Le cose cambiano nel caso in cui le bott i siano conserva-te in locali con umidità relativamente alta. In questo caso l’evaporazione dell’alcol è in relazione alla quantità di acqua evaporata, pertanto si po-trebbe verifi care anche un lieve abbassamento del grado alcolico.L’evaporazione dell’acqua e dell’alcol è inoltre condizionata dallo spes-sore delle doghe, dalle variazioni di temperatura e dalle correnti d’aria circolanti nella cantina. L’evaporazione dell’acqua e dell’alcol favorisce la concentrazione del vino, tutt avia provoca anche la diminuzione del livel-lo all’interno della bott e lasciando un “pericoloso” spazio vuoto che sarà occupato dall’aria, quindi ossigeno. Per questa ragione le bott i vengono colmate frequentemente con lo stesso vino in modo da mantenerle sem-pre piene e prive di aria che provocherebbe un’evidente e dannosa ossi-dazione del vino. Nonostante si provveda alla colmatura periodica con lo scopo di eliminare aria, l’ossigeno riesce comunque ad entrare nella bott e att raverso i pori del legno. Questa piccola quantità di ossigeno è in realtà molto positiva ai fi ni della maturazione e dello sviluppo del vinoIl taglio delle doghe, cioè gli assi di legno che costituiscono la bott e, è la prima operazione che si eff ett ua per la creazione di una bott e; le bott i a fondo rotondo sono le più comuni perché semplici da costruire e agevoli negli spostamenti, ma esistono anche bott i a fondo ovale , più costose per la diffi cile realizzazione. Per le bott i grandi (7-10 hl) si utilizzano doghe segate , per le bott i più piccole o barriques (225-350 lt) si utilizzano doghe a spacco , più costose poiché comporta un grosso spreco di materiale ma migliori perché meno porose.Fondamentale è la stagionatura che va dai 18 mesi, per le doghe più sott ili, a 4-5 anni per quelle più spesse. Il legno poco stagionato dà ai vini un’impronta amara e astringente.Prima dell’assemblaggio le doghe vengono selezionate, scartando il materiale difett oso o tagliato in modo non preciso perché è fondamen-tale la perfett a aderenza tra doga e doga. Le doghe vengono sott oposte a curvatura che può essere eff ett uata con tratt amento a vapore.

L’importanza della conservazione del vino nel legno è legata alla ces-sione di numerosi costituenti da parte del legno al vino e alla lenta e graduale microssigenazione dei costituenti del vino possibile grazie alla porosità naturale del legno. Tra contenitore e contenuto quindi si instaurano svariate interazioni che determinano cambiamenti so-stanziali su entrambi.

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4994/6S6x60W E27D 70cm H 130cm

5020/6S6x60W E27D 60cm H 130cm

5020/3S1x60W E27D 20cm H 130cm

5020/1A1x60W E14D 17cm Sp 23cm

5020/2A2x60W E14D 38cm Sp 23cm

5020/1S3x60W E27D 20cm H 130cm

5005/66x60W E14D 80cm H 130cm

Cascina

5005/6

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4994/6S6x60W E27D 70cm H 130cm

5020/6S6x60W E27D 60cm H 130cm

5020/3S1x60W E27D 20cm H 130cm

5020/1A1x60W E14D 17cm Sp 23cm

5020/2A2x60W E14D 38cm Sp 23cm

5020/1S3x60W E27D 20cm H 130cm

5005/1A1x60W E14H 20cm Sp 25cm

5005/1S1x100W E27D 28cm H 130cm

5005/1A

5005/1S

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FAVEL ILLUMINAZIONE S.R.L. VIA A.DIAZ 139 LOSSON DELLA BATTAGLIA - MEOLO (VE)TEL: +39 042161148 FAX: +39 0421 618631 WWW.FAVEL.IT

MADE IN ITALY

L’importanza della conservazione del vino nel legno è legata alla ces-sione di numerosi costituenti da parte del legno al vino e alla lenta e graduale microssigenazione dei costituenti del vino possibile grazie alla porosità naturale del legno. Tra contenitore e contenuto quindi si instaurano svariate interazioni che determinano cambiamenti sostan-ziali su entrambi.Durante la permanenza in botte, il legno cede al vino diverse sostanze aromatiche che influiranno poi sul gusto e sul profu-mo del vino. Fra queste va ricordata la vanillina , responsabile del più tipico aroma presente nei vini maturati in legno: la vaniglia. Inoltre vengono cedute altre sostanze aromatiche, in base al tipo di legno e al tipo di lavorazione della botte, che conferiscono generalmente al vino aromi di spezie. Durante questo processo il legno cede inoltre anche componenti polifenolici, generalmente definiti tannini , che conferiranno al vino una maggiore struttura e anche colore. Gli effetti della botte sul colore del vino sono più chiaramente visibili nei vini bianchi in cui si accentuano le tonalità giallo paglierino e addirittura giallo dorato. Va ricordato che l’apporto e l’influsso di questi fattori è regolato dalla dimensione della botte, dalla sua tostatura, dall’età della botte e dal tempo trascorso dal vino al suo interno. Maggiore sarà la dimensione della botte e minore sarà il rapporto superficie di contat-to/volume del vino.Durante la permanenza in botte, il legno cede al vino diverse sostanze aromatiche che influiranno poi sul gusto e sul profumo del vino. Fra queste va ricordata la vanillina , responsabile del più tipico aroma pre-sente nei vini maturati in legno: la vaniglia. Inoltre vengono cedute al-tre sostanze aromatiche, in base al tipo di legno e al tipo di lavorazione della botte, che conferiscono generalmente al vino aromi di spezie.

particolare delle finiture della serie ceramica

finiture della serie ceramica decorate a mano

Il taglio delle doghe, cioè gli assi di legno che costituiscono la botte, è la prima operazione che si effettua per la creazione di una botte; le botti a fondo rotondo sono le più comuni perché semplici da costruire e agevoli negli spostamenti, ma esistono anche botti a fondo ovale , più costose per la difficile realizzazione. Per le botti grandi (7-10 hl) si uti-lizzano doghe segate , per le botti più piccole o barriques (225-350 lt) si utilizzano doghe a spacco , più costose poiché comporta un grosso spreco di materiale ma migliori perché meno porose.Fondamentale è la stagionatura che va dai 18 mesi, per le doghe più sottili, a 4-5 anni per quelle più spesse. Il legno poco stagionato dà ai vini un’impronta amara e astringente.Prima dell’assemblaggio le doghe vengono selezionate, scartando il materiale difettoso o tagliato in modo non preciso perché è fondamen-tale la perfetta aderenza tra doga e doga. Le doghe vengono sottoposte a curvatura che può essere effettuata con trattamento a vapore.L’importanza della conservazione del vino nel legno è legata alla ces-sione di numerosi costituenti da parte del legno al vino e alla lenta e graduale microssigenazione dei costituenti del vino possibile grazie alla porosità naturale del legno.