Banca e Finanza in Europa

49
1 Carlo Salvatori Banca e Finanza in Europa Banca e Finanza in Europa Università degli Studi di Parma Prof. Carlo Salvatori

description

Università degli Studi di Parma. Banca e Finanza in Europa. Prof. Carlo Salvatori. 3. EUROPA: PROFILI QUANTITATIVI. Una premessa L’instabilità economica La risposta europea La convergenza dell’UE. 3. Europa: profili quantitativi – Una premessa. - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Banca e Finanza in Europa

Page 1: Banca e Finanza in Europa

1Carlo Salvatori

Banca e Finanza in EuropaBanca e Finanza in Europa

Università degli Studi di Parma

Prof. Carlo Salvatori

Page 2: Banca e Finanza in Europa

2Carlo Salvatori

3. EUROPA: PROFILI QUANTITATIVI

Page 3: Banca e Finanza in Europa

3Carlo Salvatori

• Una premessa

• L’instabilità economica

• La risposta europea

• La convergenza dell’UE

Page 4: Banca e Finanza in Europa

4Carlo Salvatori

2527

1512

1096

1957 1973 1981 1986 1995 2004 2007

La capacità di attrazione della

Comunità Economica

Europeae dell’Unione

Europeaè scandita dalle

tappe di una“success

story”Area dilibero

scambio

Unione Europea - Evoluzione del numero dei Paesi membri

Creazione di un

mercato unico

Unione Monetaria

Covergenza politica

3. Europa: profili quantitativi – Una premessa

Page 5: Banca e Finanza in Europa

5Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – Una premessa

1957 Trattato di RomaHa istituito la Comunità Economica Europea,

formata da 6 paesi (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda)

1965 Trattato di Bruxelles E’ il Trattato cosiddetto di fusione che ha istituito un Consiglio unico e una Commissione unica

1986 Atto Unico Europeo Ha disposto gli adattamenti richiesti per la realizzazione del mercato interno

1992 Trattato di MaastrichtHa istituito l'Unione europea ed ha per obiettivo

un'unione politica tra gli Stati membri

1997 Trattato di AmsterdamHa modificato il trattato sull’Unione Europea, i trattati che istituiscono le comunità europee e

alcuni atti connessi

2001 Trattato di Nizza Ammenda il Trattato sull'Unione Europea e istituisce la Comunità Europea

Il processo di integrazione europea: le tappe fondamentali

Page 6: Banca e Finanza in Europa

6Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – Una premessa

Una parentesi

1. La crescita dell’economia è ciclica2. La dinamica reale3. La dinamica dei prezzi4. I mutamenti nel sistema economico

Page 7: Banca e Finanza in Europa

7Carlo Salvatori

-3

-1

1

3

5

7

9

11

PIL reale - tassi di crescita – periodo 1970 – 2001(Stati Uniti, Giappone, Francia, Germania, Regno Unito e Italia)

A

B

C

D E

1. Dal grafico si vede con facilità come nel tempo si sono alternati fasi espansive con fasi recessive determinando così i cicli economici.

2. Il sincronismo delle differenti economie non è perfetto in quanto esprimono velocità e reattività differenti.

3. La durata del ciclo economico non è fissa ma varia nel tempo

La crescita dell’economia è ciclica

3. Europa: profili quantitativi – Una premessa

Page 8: Banca e Finanza in Europa

8Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – Una premessa

Esistono sostanzialmente tre “locomotive”nell’economia mondiale:

- la statunitense- la giapponese

- la tedesca

che hanno una notevole influenza nelle diverse aree del mondo

Page 9: Banca e Finanza in Europa

9Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – Una premessa

La dinamica realePil reale - Italia

(Numeri indici - 1980=100)

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

120,0

1957

1959

1961

1963

1965

1967

1969

1971

1973

1975

1977

1979

1981

1983

1985

Page 10: Banca e Finanza in Europa

10Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – Una premessa

La dinamica dei prezziIndice dei prezzi al consumo

(1980=100)

0,0

50,0

100,0

150,0

200,0

250,0

1957

1959

1961

1963

1965

1967

1969

1971

1973

1975

1977

1979

1981

1983

1985

Page 11: Banca e Finanza in Europa

11Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – Una premessa

I mutamenti nel sistema economico

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

1951 1957 1967 1977 1986

Agricoltura Industria Servizi

Page 12: Banca e Finanza in Europa

12Carlo Salvatori

• Una premessa

• L’instabilità economica

• La risposta europea

• La convergenza dell’UE

Page 13: Banca e Finanza in Europa

13Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi - L’instabilità economica

La sospensione della convertibilità del dollaro in oro ha dato il via a un'epoca di grande instabilità monetaria mondiale, aggravata dagli effetti della crisi petrolifera del 1973 e del 1979.

Nei trent’anni che hanno preceduto il primo accordo monetario europeo, l’economia mondiale è segnata da:

1.Una riduzione del tasso di crescita dei principali paesi

2.Un mutamento nel sistema dei cambi: dai cambi fissi si passa ai cambi fluttuanti/flessibili

3.La coesistenza, per lunghi periodi, di inflazione e stagnazione nelle economie capitalistiche

Page 14: Banca e Finanza in Europa

14Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – L’instabilità economica

Tassi di crescita del PIL pro capite

1,20,5

2,7

3,64,0

3,0

7,7

1,52,3

1950-73 1974-92 1992-2000

Giappone

EU 12

USA

• La storia dello sviluppo dell’Europa Occidentale degli ultimi cinquant’anni può essere divisa in due grandi fasi.

• La prima, che va dalla fine della guerra all’esplosione della prima crisi petrolifera, è stata caratterizzata da una crescita senza precedenti di quasi tutti i Paesi europei che, nel complesso, hanno dimezzato in soli venticinque anni il ritardo di sviluppo accumulato nel secolo precedente sugli Stati Uniti.

• La seconda fase, che si estende dal 1974 fino ad oggi, vede invece un progressivo rallentamento dello sviluppo in Europa e l’arresto dello sviluppo dell’economia giapponese

Prima fase Seconda fase

Page 15: Banca e Finanza in Europa

15Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – L’instabilità economica

Il sistema di cambi fissi ha caratterizzato il sistema monetario internazionale dal

1948-1973

 Il sistema dei cambi flessibili governa le relazioni

commerciali–finanziarie internazionali dal 1973 ad oggi1973-2003

Page 16: Banca e Finanza in Europa

16Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – L’instabilità economica

Il passaggio da un regime di cambi all’altro è determinato prima dalla svalutazione dell’USD rispetto all’oro (1971) e

quindi dalla fluttuazione dell’USD.

 Il tasso di cambi è il numero di unità di moneta estera che

può essere acquistata con una moneta nazionale. Nel sistema di cambio fissi erano necessarie 623 lire per

acquistare un USD. A sua volta erano necessari 16 USD per acquistare un’oncia d’oro.

Page 17: Banca e Finanza in Europa

17Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – L’instabilità economica

Le monete erano ancorate all’USD e l’USD era ancorato all’oro. Il sistema era separato.

GOLD EXCHANGE STANDARD(Il gold exchange standard è una forma derivata di gold standard, per il quale contavano

solo le riserve auree: in un regime monetario di gold exchange standard la convertibilità può essere sia in oro sia in valute a loro volta convertibili in oro. Dal dicembre1927, per esempio, la lira italiana era convertibile in oro o in dollari o in sterline, valute per le quali le rispettive

banche centrali garantirono la convertibilità in oro. Nei fatti la convertibilità veniva sottoposta a una quantità di limitazioni, e valeva quasi esclusivamente per la regolazione

delle transazioni internazionali.)

I cambi non erano irrevocabilmente fissi. Potevano essere aggiustati in presenza di squilibri fondamentali nelle bilance

dei pagamenti.

Page 18: Banca e Finanza in Europa

18Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – L’instabilità economica

Il regime dei cambi ha profonde implicazioni sul funzionamento del sistema economico sotto i profili:

• MACROECONOMICO: gli andamenti prospettici relativi alle principali aree economiche, che indirizzano i flussi per investimento esteri e di portafoglio, sono la determinante primaria dei movimenti dei tassi di cambio. Le decisioni di politica monetaria e i differenziali dei tassi di interesse esercitano un’influenza sui cambi principalmente attraverso i loro effetti sulle aspettative di crescita

• MICROECONOMICO: la riduzione dei rischi legati ai cambi porterà a miglioramenti nella distribuzione delle risorse attraversoforme di specializzazione che consentano di sfruttare al meglio i vantaggi comparati e le economie di scala.

Page 19: Banca e Finanza in Europa

19Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – L’instabilità economica

PROFILO MACROECONOMICO – PAESE

CAMBIO SAGGIO INTERESSE

POLITICA MONETARIA

Fisso Esogeno Cambio

Flessibile Endogeno Libero

Page 20: Banca e Finanza in Europa

20Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – L’instabilità economica

PROFILO MICROECONOMICO – IMPRESA

CAMBIO CALCOLO ECONOMICO

COMMERCIO INTERNAZIONALE

Fisso Certe Favorevole

Flessibile Incerte Sfavorevole

Page 21: Banca e Finanza in Europa

21Carlo Salvatori

1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000

45

40

35

30

25

20

15

10

5

0

Evoluzione del prezzo del petrolio: 1970 - 2002

Dol

lari

nom

inal

i al b

arile

1973: PRIMA CRISI PETROLIFERA

1979: SECONDA CRISI PETROLIFERA

1991: GUERRA DEL GOLFO E FIAMMATA DEL PREZZO DEL PETROLIO

• Negli ultimi trent’anni abbiamo assistito a due grandi crisi petrolifere, che hanno portato ad un prolungato aumento del prezzo del greggio.

• Nel 1991, a seguito della Guerra del Golfo, abbiamo avuto solo una fiammata dei prezzi in quanto gli aumenti non si sono prolungati nel tempo.

• Gli shock petroliferi hanno prodotto una pressione sull’inflazione ed hanno spinto l’economia mondiale ad una fase di recessione e/o stagnazione

3. Europa: profili quantitativi - L’instabilità economica

Page 22: Banca e Finanza in Europa

22Carlo Salvatori

• Una premessa

• L’instabilità economica

• La risposta europea

• La convergenza dell’UE

Page 23: Banca e Finanza in Europa

23Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

Situazione mondiale caratterizzata da una forte instabilità

Necessità di una reale convergenza delle economie europee

Necessità della realizzazione di una vera Unione Monetaria

Nascita del Sistema Monetario Europeo (SME)

•stabilità dei rapporti di cambio

•spinta degli Stati membri verso politiche di rigore che hanno consentito di mantenere dei legami di solidarietà e di attenersi ai principi di uno spazio economico aperto

•ambiente favorevole alla crescita degli investimenti.

Page 24: Banca e Finanza in Europa

24Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

IL SISTEMA MONETARIO EUROPEO (SME)

Lo SME si basa su tre elementi principali:

• L'ECU: concepito come elemento centrale del sistema, costituisce un paniere composto dalle valute di tutti gli Stati membri.

• I meccanismi di cambio e d'intervento: ogni moneta ha un tasso centrale rispetto all'ECU. I tassi centrali servono a stabilire una griglia di tassi centrali bilaterali. Fino all'agosto 1993 erano consentiti rispetto ai tassi bilaterali margini di fluttuazione del 2,25% (o eccezionalmente fino al 6%). Successivamente, questi margini sono stati allargati fino al + 15% a seguito delle forti perturbazioni intervenute sui mercati dei cambi.

• I meccanismi di credito: non appena un tasso di cambio bilaterale raggiunge la soglia limite le banche centrali sono tenute a intervenire in misura illimitata per impedire di superare tale soglia.

Page 25: Banca e Finanza in Europa

25Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

ATS BEF DEM DKK ESP FIM FRF IEP ITL NLG PTE

VALORE ECU 13,5485 39,7191 1,92573 7,34555 163,826 5,85424 6,45863 0,79871 1906,5 2,16979 197,398

340,42 16,505 62,9561 1404,1 50,1744 55,3545 6,84544 163,39 18,5963 1691,8ATS 293,163 14,2136 54,217 1209,18 43,2094 47,6706 5,89521 140,72 16,0149 1456,97(x100) 252,47 12,241 46,691 1041,3 37,2114 41,0533 5,07688 121,18 13,7918 1254,7

39,6089 5,63 21,4747 478,944 17,1148 18,88 2,33503 55,736 6,3434 577,09BEF 34,1107 4,84837 18,4938 412,461 14,7391 16,2608 2,0109 47,999 5,46286 496,984(x100) 29,3757 4,175 15,9266 355,206 12,6931 14,005 1,73176 41,336 4,70454 428

816,927 2395,2 442,968 9878,5 353,008 389,48 48,1696 1149,6 115,235 11903,3DEM 703,55 2062,55 381,443 8507,18 304 335,386 41,4757 990 112,673 10250,5(x100) 605,877 1776,2 328,461 7326 261,801 288,81 35,7143 852,59 110,167 8827,7

214,174 627,88 30,445 2589,8 92,5438 102,1 12,6261 301,38 34,3002 3120,5DKK 184,444 540,723 26,2162 2230,27 79,6976 87,9257 10,8734 259,54 29,5389 2687,31(x100) 158,841 465,665 22,575 1920,7 68,6347 75,72 9,36403 223,51 25,4385 2314,3

9,60338 28,1525 1,365 5,2064 4,14938 4,5778 0,56612 13,513 1,53793 139,92ESP 8,27008 24,2447 1,17548 4,48376 3,57345 3,94237 0,48754 11,637 1,32445 120,493(x100) 7,122 20,8795 1,0123 3,8614 3,0774 3,3951 0,41986 10,022 1,1406 103,77

268,735 787,83 38,197 145,699 3249,5 128,107 15,8424 378,16 43,0378 3915,4FIM 231,431 678,468 32,8948 125,474 2798,41 110,324 13,6433 325,66 37,0636 3371,88(x100) 199,305 584,29 28,328 108,057 2410 95,0096 11,7494 280,45 31,9187 2903,8

243,586 714,03 34,625 132,066 2945,8 105,253 14,3599 342,76 39,0091 3549FRF 209,773 614,977 29,8164 113,732 2536,54 90,6422 12,3666 295,18 33,5953 3056,35(x100) 180,654 529,66 25,675 97,943 2184,4 78,0597 10,65 254,21 28,9381 2632,1

19,6971 57,7445 2,8 10,6792 238,175 8,51107 9,3895 2771,7 3,1545 286,983IEP 16,9629 49,7289 2,41105 9,19676 205,113 7,3296 8,08631 2387 2,71662 247,145(x1) 14,6082 42,826 2,076 7,92014 176,641 6,31217 6,964 2055,6 2,33952 212,838

8,25219 24,192 1,1729 4,474 99,78 3,5657 3,93379 0,48647 1,32156 120,24ITL 7,10655 20,8337 1,0101 3,85294 85,9311 3,07071 3,38773 0,41894 1,13811 103,541(x1000) 6,12032 17,9417 0,8699 3,3181 74 2,64438 2,9175 0,36079 0,98013 89,17

725,065 2125,6 90,77 393,105 8767,3 313,295 345,65 42,7439 1020,3 10564NLG 624,417 1830,54 88,7526 338,537 7550,3 269,806 297,661 36,8105 878,65 9097,55(x100) 537,74 1576,45 86,78 291,544 6502,2 232,353 256,35 31,7007 756,68 7834,7

7,97 23,3645 1,1328 4,321 96,367 3,44376 3,7992 0,46984 11,215 1,27637PTE 6,86356 20,1214 0,975561 3,72119 82,9927 2,9657 3,27188 0,40462 9,6581 1,0992(x100) 5,91086 17,3285 0,8401 3,2046 71,469 2,55402 2,8177 0,34845 8,317 0,94661

CAMBI & TASSI 1996

GRIGLIA DELLE PARITA' DEI CAMBI NEL SISTEMA MONETARIO EUROPEO

Vengono definite le griglie di parità.

Questo meccanismo ha permesso a tutte

le monete europee di oscillare

leggermente fra loro e

solidalmente nei confronti del

dollaro

2589,82230,271920,7

Page 26: Banca e Finanza in Europa

26Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

RIALLINEAMENTI DAL 13 MARZO 1979 AL 31 DICEMBRE 1992

1987 3

1988 0

1989 0

1990 * 1

1991 0

1992 * 7

11

1979 4

1980 0

1981 ** 5

1982 * 6

1983 * 7

1984 0

1985 * 7

1986 6

35

* Riallineamenti dell’Italia

Page 27: Banca e Finanza in Europa

27Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

Un mercato comune?

Nel 1968 è ufficialmente annunciato, con un anno in anticipo sui tempi previsti dal Trattato di Roma, il completamento del

mercato comune con la eliminazione di tutte le barriere tariffarie

Negli anni ’70 l’interscambio tra i paesi della CEE subisce una stasi

Esistono agli inizi degli anni ’80 ostacoli alla libera circolazione delle merci, dei servizi e dei fattori produttivi: capitale e lavoro

Le cause di ciò sono individuate nelle barriere non tariffarie

Page 28: Banca e Finanza in Europa

28Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

Le barriere non tariffarie sono:

Le barriere fisichele barriere tecniche

le barriere fiscalila distorsione della domanda pubblica

Page 29: Banca e Finanza in Europa

29Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

Qual è il costo della non Europa?

Quanto pagano i consumatori e le imprese per questo stato di cose?

Page 30: Banca e Finanza in Europa

30Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

Sono queste le domande che costituiscono il punto di partenza analitico della Commissione europea presieduta da Jacques Delors alle cui risposte viene dedicato il libro bianco “Completare il mercato interno”

Esistono nel mercato comune ben 286 barriere non tariffarie

Queste impediscono una riduzione dei costi, una maggiore concorrenza, una riduzione dei prezzi e la creazione di una domanda addizionale

Qual è il costo della non Europa?

Quanto pagano i consumatori e le imprese per questo stato di cose?

Page 31: Banca e Finanza in Europa

31Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

L’eliminazione delle 286 barriere non tariffarie comporterà un guadagno una tantum per l’Europa stimabile in:

un aumento del PIL comunitario del 4,5%la creazione di 1,8 milioni i posti di lavoro

una riduzione del 6,5% dei prezzi al consumo

Page 32: Banca e Finanza in Europa

32Carlo Salvatori

Stime microeconomiche dei vantaggi economici potenziali del mercato unico per la Cee

Miliardi di ECU Pil %

Soppressione delle barriere commerciali 8 - 9 0,2 - 0,3

Soppressione degli ostacoli alla produzione in generale 57 - 71 2 - 2,4

Soppressione degli ostacoli (totale parziale) 65 - 80 2,2 - 2,7

Migliore sfruttamento delle economie di scala 61 2,1

Potenziamento della concorrenza con riduzione dei monopoli 46 1,6

Integrazione del mercato (totale parziale) 62 - 107 2,1 - 3,7

Vantaggi totali per 7 Stati membri * (prezzi '85) 127 - 187 4,25 - 6,50

Per 12 Stati membri (prezzi '88) 170 - 250 4,25 - 6,50

* Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, e BeneluxFonte: Commissione Cee - Rapporto Cecchini

Page 33: Banca e Finanza in Europa

33Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

La proposta della Commissione è incorporata nell’Atto Unico europeo

Nel 1992 avverrà il completamento del mercato interno/mercato unico

Page 34: Banca e Finanza in Europa

34Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La risposta europea

L’Atto Unico Europeo integra il Trattato di Roma inserendo un nuovo capitolo dal titolo

“Cooperazione in materia economica e monetaria”(Unione Economia e Monetaria)

Page 35: Banca e Finanza in Europa

35Carlo Salvatori

• Una premessa

• L’instabilità economica

• La risposta europea

• La convergenza dell’UE

Page 36: Banca e Finanza in Europa

36Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La convergenza dell’UE

Fasi dell’Unione Economica e Monetaria

Fase 1: 1990-1993

Liberalizzazione dei movimenti di capitaliPiù elevato grado di coordinamento delle politiche monetarie e valutarieRiduzione dei riallineamentiValute nella banda stretta di oscillazione dello SMEDivieto alle banche centrali di finanziarie il TesoroUn maggior uso dell’ECU

Page 37: Banca e Finanza in Europa

37Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La convergenza dell’UE

Fasi dell’Unione Economica e Monetaria

Fase 2: 1994-1998

Creazione dell’IME, Istituto Monetario EuropeoAdozione e rispetto dei programmi di convergenza su prezzi ed equilibrio delle finanze pubbliche

Fase 3: dall’1/1/1999

Creazione del SEBC, Sistema europeo di banche centrali (Banca centrale europea e Banche centrali nazionali)Tassi di cambio irrevocabilmente fissi e adozione della moneta unica

Page 38: Banca e Finanza in Europa

38Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La convergenza dell’UE

Nel 1995 il Consiglio Europeo sceglie l’euro come moneta dei paesi dell’Unione

Nel 1997 il Consiglio Europeo definisce il “Patto di stabilità e Crescita”

Con questo patto i Paesi membri si impegnano a mantenere e rafforzare la disciplina fiscale con una serie di regole stringenti,

riducendo lo squilibrio di finanza pubblica e perseguendo l’obiettivo di pareggio del bilancio

Page 39: Banca e Finanza in Europa

39Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La convergenza dell’UE

Tassi di inflazione in Europa

-5

0

5

10

15

20

25

30

1980

1982

1984

1986

1988

1990

1992

1994

1996

1998

2000

Massimo Minimo Media Italia

Page 40: Banca e Finanza in Europa

40Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La convergenza dell’UE

Tassi di interesse in Europa

0

5

10

15

20

25

30

1980

1982

1984

1986

1988

1990

1992

1994

1996

1998

2000

Massimo Minimo Media Italia

Page 41: Banca e Finanza in Europa

41Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La convergenza dell’UE

Rapporti deficit/PIL in Europa

-10-8-6-4-202468

10121416

1980

1982

1984

1986

1988

1990

1992

1994

1996

1998

2000

Massimo Minimo Media Italia

Page 42: Banca e Finanza in Europa

42Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La convergenza dell’UE

Rapporti debito/PIL in Europa

0

20

40

60

80

100

120

140

1980

1982

1984

1986

1988

1990

1992

1994

1996

1998

2000

Massimo Minimo Media Italia

Page 43: Banca e Finanza in Europa

43Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi – La convergenza dell’UE

Importazioni ed esportazioni intra-UE in rapporto al PIL

(1991=100)

0

50

100

150

200

1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000

Page 44: Banca e Finanza in Europa

44Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi

1 gennaio 1999

1 € = 1936.27 Lire

Page 45: Banca e Finanza in Europa

45Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi

Il principio

una monetaun mercato

è realizzato

La UE è un’unione economica

Può, dal punto di vista dell’analisi economica,essere trattata come un unico Paese

Page 46: Banca e Finanza in Europa

46Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi

Le più grandi aziende nel mondofatturato, miliardi di dollari (31 dicembre 2000)

1 Exxon Mobil Stati Uniti 210,42 Wal-Mart Stores Stati Uniti 193,33 General Motors Stati Uniti 184,74 Ford Motor Stati Uniti 180,65 DaimlerChrysler Germania 150,16 Royal Dutch, Shell Group Regno Unito, Paesi Bassi 149,17 BP Regno Unito 148,18 General Elettric Stati Uniti 129,99 Mitsubishi Giappone 126,6

10 Toyota Motor Giappone 121,411 Mitsui Giappone 118,012 Citigroup Stati Uniti 111,813 Itochu Giappone 109,814 Total Fina Elf Francia 105,915 Nippon Telegraph e Telephone Giappone 103,216 Enron Stati Uniti 100,817 AXA Francia 92,818 Intl. Business Machines Stati Uniti 88,419 Marubeni Giappone 85,420 Volkswagen Germania 78,921 Hitachi Giappone 76,122 Siemens Germania 74,923 ING Group Paesi Bassi 71,224 Allianz Germania 71,025 Matsushita Electric Industrial Giappone 69,5

Page 47: Banca e Finanza in Europa

47Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi

Le maggiori banche del mondo(valori in milioni di dollari al 31.12.1999)

Banca Paese Patrimonio Attivo Utile ROE (%)netto totale netto

1 Citigroup Stati Uniti 49.686 716.937 9.867 19,92 Bank of America Stati Uniti 44.432 632.574 7.882 17,73 HSBC Regno Unito 37.063 569.139 5.408 14,64 Groupe Crédit Agricole Francia 24.865 441.300 2.383 9,65 Chase Manhattan Stati Uniti 23.617 406.105 5.446 23,16 Bank of Tokio - Mitsubishi Giappone 23.286 663.691 -734 -3,27 Deutsche Bank Germania 23.242 843.323 2.582 11,18 BNP Paribas Francia 22.289 701.501 1.654 7,49 Wells Fargo Stati Uniti 22.131 218.102 3.747 16,9

10 UBS Svizzera 22.068 614.170 3.942 17,911 Industrial and Commercial Bank of China Cina 21.919 427.546 498 2,312 Credit Suisse Group Svizzera 21.504 452.222 3.267 15,213 Dai-Ichi Kangyo Bank Giappone 20.291 463.484 -3.760 -18,514 Bank One Stati Uniti 20.090 269.425 4.379 17,315 Fuji Bank Giappone 18.372 489.175 -3.564 -19,416 Sakura Bank Giappone 18.361 413.873 -4.047 -22,017 Banco Bilbao Vizcaya Argentaria Spagna 17.835 239.946 2.178 12,218 Sanwa Bank Giappone 17.581 425.333 -3.973 -22,619 Bank of China Cina 17.256 338.186 684 4,020 Banco Santander Central Hispano Spagna 16.917 257.664 2.182 12,9

… … … … … … …… … … … … … …

45 Banca Intesa Italia 10.215 303.866 851 8,347 UniCredito Italiano Italia 9.764 169.623 1.291 13,253 San Paolo - Imi Italia 8.406 140.800 1.054 12,558 Banca di Roma Italia 7.822 90.006 263 3,492 Banca Monte dei Paschi di Siena Italia 4.474 97.722 452 10,1

Page 48: Banca e Finanza in Europa

48Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi

Banca Paese Patrimonio Attivo Utile ROE (%)netto totale netto

1 Citigroup Stati Uniti 49.686 716.937 9.867 19,92 Bank of America Stati Uniti 44.432 632.574 7.882 17,75 Chase Manhattan Stati Uniti 23.617 406.105 5.446 23,19 Wells Fargo Stati Uniti 22.131 218.102 3.747 16,9

14 Bank One Stati Uniti 20.090 269.425 4.379 17,3

3 HSBC Regno Unito 37.063 569.139 5.408 14,64 Groupe Crédit Agricole Francia 24.865 441.300 2.383 9,67 Deutsche Bank Germania 23.242 843.323 2.582 11,18 BNP Paribas Francia 22.289 701.501 1.654 7,4

17 Banco Bilbao Vizcaya Argentaria Spagna 17.835 239.946 2.178 12,220 Banco Santander Central Hispano Spagna 16.917 257.664 2.182 12,9

6 Bank of Tokio - Mitsubishi Giappone 23.286 663.691 -734 -3,213 Dai-Ichi Kangyo Bank Giappone 20.291 463.484 -3.760 -18,515 Fuji Bank Giappone 18.372 489.175 -3.564 -19,416 Sakura Bank Giappone 18.361 413.873 -4.047 -22,018 Sanwa Bank Giappone 17.581 425.333 -3.973 -22,6

10 UBS Svizzera 22.068 614.170 3.942 17,912 Credit Suisse Group Svizzera 21.504 452.222 3.267 15,2

11 Industrial and Commercial Bank of China Cina 21.919 427.546 498 2,319 Bank of China Cina 17.256 338.186 684 4,0

… … … … … … …… … … … … … …

45 Banca Intesa Italia 10.215 303.866 851 8,347 UniCredito Italiano Italia 9.764 169.623 1.291 13,253 San Paolo - Imi Italia 8.406 140.800 1.054 12,558 Banca di Roma Italia 7.822 90.006 263 3,492 Banca Monte dei Paschi di Siena Italia 4.474 97.722 452 10,1

Page 49: Banca e Finanza in Europa

49Carlo Salvatori

3. Europa: profili quantitativi

Le principali banche del mondo - 1970(Attivo, miliardi di dollari, prezzi 1985)

0 20 40 60 80 100

Bank America (US)

Citicorp (US)

Chase Manhattan (US)

Barclays (UK)

National Westminster (UK)

Manifacturers Hanover (US)

BNP (F)

Banca Nazionale del Lavoro (I)

JP Morgan (US)

Western Bancorporation (US)